La moda ha un ruolo fondamentale nei processi di inclusione, detta e anticipa tendenze, interpreta bisogni e si fa portavoce dei cambiamenti.
Negli ultimi anni stiamo assistendo, in particolare, a un progressivo assottigliarsi dei confini tra generi maschile e femminile.
Un rifiuto sempre più deciso nei confronti delle etichette maschio-femmina che sta portando il fashion system a muoversi nella direzione del no gender, con collezioni più fluide, all’insegna di una creatività che prescinde da sesso e genere.
Tanti i brand che hanno abbracciato questa scelta, da Gucci a Chanel, fino al recentissimo luxury brand di calzature Christian Louboutin che con “Our Angels” propone la prima collezione genderless ispirata alle icone del glam-rock.
Su questa linea anche la collaborazione tra Balmain e Barbie, con il lancio di una capsule limited edition composta da 50 pezzi che potranno essere indossati sia dalla bambola icona che dal suo compagno Ken, ma anche da persone reali, senza distinzione di genere.
D’altra parte, basta osservare lo star system per capire che il bisogno di esprimere liberamente la propria identità ha radici non proprio recentissime.
Gli Aerosmith e David Bowie indossavano spesso tacchi durante le loro performance e, ai giorni nostri, anche Achille Lauro e i Maneskin si fanno interpreti di questa sfida al cambiamento.
Anche il nostro brand Atelier Vania è nato nel 2019 nel segno dell’inclusività con una collezione di scarpe grandi numeri pensate per esprimere un’eleganza che trascende i generi e che va incontro alle esigenze di quelle persone che indossano scarpe dal 40 al 46 e che non trovano sul mercato una risposta soddisfacente al loro desiderio di indossare scarpe femminili.
Décolleté, mocassini, mules, stivaletti e stivali rivolti a chiunque desideri esprimere liberamente la propria femminilità.
Una collezione genderless dal design raffinato e senza tempo, con scarpe dai tacchi bassi o alti, realizzate con materiali di altissima qualità e 100% Made in Italy.